mercoledì 21 maggio 2014

Il potere occulto della Nutella

Ci sono molte cose che possono farti cadere in tentazione e cancellare in meno di un nanosecondo mesi di sofferenze imposte da una dieta che nemmeno Pannella riuscirebbe a sostenere: mezzo chilo di sushi trangugiato a pranzo pensando che non abbia calorie, il banco del bistrot dove la collega (bastarda) ti ha trascinato il venerdì pomeriggio per l'happy hour, gli spaghetti alla chitarra della suocera la domenica dopo che hai dormito fino a mezzogiorno…Una però è davvero diabolica e a mio parere andrebbe classificata come sostanza stupefacente, al pari della cannabis o dei funghi peyote. Sono arrivata a questa conclusione non tanto dopo anni di consumo (moderato, genere “smetto quando voglio”), ma dopo aver tentato più volte ed inutilmente di fabbricarla in casa. Adesso mi spiego.
Anche quest’anno a Pasqua è arrivato in dono dalla grande concessionaria un mega-uovo di cioccolata, un evento sempre festeggiato con grande entusiasmo dall’intera famiglia perché rassicura che potremo anche morire di fame, ma lo faremo avendo tutte le endorfine cariche fino all’ultimo giorno.
Ora, per quanto ti possa piacere il cioccolato, mangiarne 5 kg prima che inacidisca non è un’impresa semplice per nessuno, perciò ogni anno, nei mesi immediatamente seguenti all'arrivo dell'uovo, la cucina è tutta un profumo che si sprigiona da forno e fornelli, grazie alla produzione in serie di torte al cioccolato di diversa esecuzione, mousse e budini, fino anche solo al cioccolato sciolto per accompagnare la fonduta di frutta. Quest’anno, per cambiare, mi è venuta la malsana idea di proporre ad Amy 2.0 (la bambina più onnivora di tutto l'universo criato, come direbbe il grande Camilleri) “proviamo a fare la Nutella?” Domanda idiota, perché Amy 2.0 è una specie di squalo che divora ogni genere commestibile, con pochissime esclusioni, e nemmeno il tempo di aspettare la risposta aveva già fra le mani la scatola contenente i resti dell’uovo, dopo che questi era stato preso a martellate per cavarne la sorpresa. Il passo successivo è stato documentarsi fra i blog di cucina: ho trovato un miliardo di ricette e fra queste ho selezionato quelle di più semplice esecuzione, poi come sempre le ho mischiate fra loro tirandone fuori una versione “jo-style” e mi sono messa all’opera. Tempo di preparazione relativamente breve, il prodotto finale però era una buonissima crema al cioccolato (molto cioccolato, forse troppo), che però non aveva nulla a che vedere con l’originale.
Ovviamente nell’arco di 3 giorni non ne era rimasto nemmeno un grammo, manco fossero passate le cavallette, e siccome Amy 2.0 ci ha preso gusto ("è MOOLTO più buona questa!”), nelle ultime 3 settimane l’ho rifatta almeno 5 volte, variando ogni volta le proporzioni degli ingredienti. Una volta meno cioccolato, una volta più nocciole, più latte, un pò meno olio, con lo zucchero semolato, no meglio quello vanigliato…ho perfino cambiato strumento, passando dal mixer grande, attraverso il frullatore, fino al mixer fine…
Conclusione: come narco-chef non valgo niente, non c’è verso di arrivare a quel sapore e quella consistenza che ti fa sbavare come un bobtail cui passano il barattolo sotto il naso. Perchè la Nutella ha un che di mistico, capace di farti passare dal paradiso all'inferno in quel breve lasso di tempo che passa fra lo stato di estasi olfattivo-gustativo più totale e il momento in cui ti accorgi di averne mangiato 10 cucchiai da minestra e il bruciore alla lingua si fa strada inesorabile.
Da qui una serie di considerazioni:
1 che cavolo c'è in quel barattolo oltre agli ingredienti dichiarati sull'etichetta?
2 come mai a nessuno è mai  venuto in mente di chiedere la IGP?
3 come mai non è ancora stata dichiarata illegale (storicamente tutto quello che provoca piacere lo è)?

Mi rendo conto che questo è un post di assoluta inutilità, ma mi piacerebbe sapere se questi dubbi ce li ho solo io o se li è posti qualcun altro.
Dopodichè sono altrettanto consapevole che queste domande resteranno senza  risposta e che il segreto della Nutella rimarrà inviolato in eterno come il terzo mistero di Fatima.

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