sabato 28 dicembre 2013

La mia Befana usa i guantoni, le calze costano troppo

Non è che voglio fare la diversa per forza, l'originale a tutti i costi, l'outsider (e mettiamocelo un termine inglese, fa subito trendy e sui social network ti classifica meglio).
La realtà è che sono un pò tirchia, così quando ho visto quanto mi sarebbe costato preparare 8 calze della Befana per i miei colleghi ho cercato subito un'alternativa e ho trovato dei bellissimi guanti da cucina al costo di 90 centesimi di euro l'uno. Meno di così ci sono solo i sacchetti per surgelare...

Fatto questo acquisto "intelligente", posso dedicarmi al contenuto, tenendo sempre presente che, come degna seguace di Jo, lo farò in mezzo ad altre duecento faccende, quindi fondamentale trovare una ricetta che non mi occupi troppo tempo da cui ricavare biscotti alla zucca (no, non sono in ritardo per Halloween, sono convinta che la zucca faccia tanto feste di Natale come il panettone e il cotechino).
Sono partita da una ricetta che ho trovato su questo blog, il cui nome mi sembrava un bel biglietto di presentazione http://www.gnamgnam.it/2013/11/20/biscotti-alla-zucca.htm, ovviamente con le mie rivisitazioni e varianti, a partire dagli ingredienti, che per me sono stati:

300 grammi di zucca lombarda già pulita
150 grammi di farina 0 Manitoba
100 grammi di farina di riso
70 grammi di zucchero
1 uovo intero
olio di semi di girasole (circa mezzo bicchiere)
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito per dolci
cannella in polvere
1 cucchiaino di liquore alla mandorla
mandorle già sgusciate non spellate

IMPORTANTISSIMO, TEMPO DEDICATO: dalle 21:30 alle 23:00

Per prima cosa ho pulito la zucca da semi e buccia e l'ho cotta a vapore in pentola a pressione (in tutto ci vogliono circa 12 minuti, di cui solo pochi di cottura, mentre pulire la zucca è la vera rottura).
Mentre la zucca cuoce ho preparato i guantoni, attaccando il ciondolino natalizio, e tagliato 8 rettangoli di carta trasparente per alimenti, quella che servirà poi per confezionare i biscotti.
A cottura ultimata ho fatto sfiatare la pentola a pressione e tolto subito la zucca, messa su un piatto a "raffreddare" in balcone (non ho mica l'abbattitore di Ernst Knam!). Se vi va bene come a me e fuori la temperatura è vicino allo zero, basteranno 5 minuti.
Una volta raffreddata, ho messo la zucca nel robot e l'ho frullata insieme al pizzico di sale, aggiungendo poi le farine e lo zucchero e, mentre il robot gira, aggiunto l'uovo e, quando questo si è amalgamato, l'olio. Qui servono altri 5-6 minuti

Ora una precisazione è d'obbligo: una cosa è la teoria, un'altra la pratica, che insieme alla fretta e la voglia di fare dieci cose insieme sono cattive consigliere e nel mio caso l'impasto che doveva venire sì appiccicoso, ma consistente, si presentava decisamente troppo morbido per formare biscotti.
Quindi da qui in poi la ricetta prende una strada propria e per ognuna diversa a seconda del tipo di zucca usata, della velocità del robot (che probabilmente era meglio non usare, ma lavorare a mano è una palla e io, l'ho già detto, non sono in corsa per Master Chef Italia) e di altre variabili. Cosa ho fatto? Intanto ho aggiunto un pò più di farina, però la pasta più di tanto non si induriva, perciò sono passata ad un'alternativa drastica: l'ho stesa su una teglia come una focaccia, ho distribuito le
mandorle a distanza più o meno costante e ho infornato (180° ventilato, circa 20-25 minuti). Sfornato, ho aspettato che si raffreddasse a sufficienza (5 minuti nel mio personale "abbattitore" costituito dal balcone), poi ho tagliato la pseudo-focaccia a pezzetti, cercando di includere una mandorla in ogni pezzo. Et voilà, biscotti alla zucca home-made, modello Jo.
Considerando il confezionamento (a proposito, io ne ho messi 4 pezzi per ciascun pacchetto, ho aggiunto un bigliettino con 8 pensieri diversi e "su misura" per ciascun destinatario e poi ho infilato il pacchetto nel guantone), in totale ci ho messo circa un'ora e mezza, ma ero un pò cotta dopo una giornata di lavoro, volendoli fare di giorno secondo me si può pure far prima...


Nessun commento:

Posta un commento